top of page

DEGLUTIZIONE DISFUNZIONALE

LA DEGLUTIZIONE DISFUNZIONALE O ATIPICA

La deglutizione è una funzione presente già a partire dalla tredicesima settimana di vita intrauterina
Si puo' definire come un processo neuromuscolare articolato e complesso che consente la
progressione ed il trasporto del bolo alimentare, liquido e solido, dalla cavità orale
verso le vie digestive inferiori.
 
L’atto deglutitorio è un complesso meccanismo attuato mediante l’azione coordinata dei nervi cranici deputati al controllo dei muscoli di bocca, laringe ed esofago.
E’ un atto che può avvenire sia volontariamente, durante l’assunzione degli alimenti, sia passivamente in seguito a stimolazione da parte di secrezioni salivari. Normalmente l’atto deglutitorio si svolge al di fuori del controllo 
della corteccia cerebrale ma la fase orale si differenzia dalle altre perché consapevole e volontaria.

Ecco perchè la terapia logopedica consente, in presenza di deglutizione atipica, di convertire la deglutizione infantile in quella di tipo adulto, con esercizi volontari di rieducazione neuromuscolare.

In media si compiono 590 atti deglutitori nell'arco delle 24 ore, (145 durante i pasti, 395 fra un pasto e l’altro in stato di veglia, 50 nel sonno).

Si distinguono tre fasi maturative, guidate da schemi moto-sensoriali riflessi diversi, che caratterizzano questa funzione:

a) la fase della deglutizione fetale

b) la fase della deglutizione infantile, 

c) la fase della deglutizione mista,

d) la fase della deglutizione adulta.

Se lo sviluppo del bambino non presenta problemi particolari, la deglutizione adulta si puo' instaurare al termine dei primi 18 mesi di vita.

Deglutizione fetale

A partire dalla tredicesima settimana di vita intrauterina si registrano i primi movimenti deglutitori: il feto è, infatti, in grado di deglutire in questa fase fino a due litri al giorno di liquido amniotico. Al quinto mese di vita intrauterina è in grado di succhiarsi il pollice. 

Deglutizione infantile

In questa fase, la lingua assume una posizione bassa e si trova in costante contatto con il labbro inferiore che fungendo da "tappo", suggella l'apertura della bocca, permettendo al bambino l’ingestione del latte materno. La deglutizione nel neonato o infantile è una parte del complicatissimo riflesso di suzione; sia la suzione che la deglutizione devono essere sviluppate già alla nascita affinché il bambino possa nutrirsi, (vedi ALLATTAMENTO).

 

Deglutizione mista

E' una fase transitoria che corrisponde al completameno della dentizione decidua, e intercorre tra i 18 e i 28 mesi di vita e corrisponde al momento in cui compaiono i denti decidui anteriori. Questi ultimi, infatti creano un ostacolo anteriore al raggiungimento del labbro inferiore da parte della lingua. In realtà tale cambiamento interviene per una modifica degli schemi alimentari, considerando il fatto che i cibi da essere prevalentemente liquidi diventano solidi, ma anche degli schemi posturali (il bambino comincia ad alzarsi e a camminare), oltre che articolari (l’articolazione temporo-mandibolare cambia lo schema dinamico).

 

 

 

 

Deglutizione adulta

Se la deglutizione infantile è in rapporto con la suzione, la deglutizione matura lo è con la masticazione.
Da questo momento l’atto deglutitorio, inteso non solo come atto che interviene nell’ingestione del cibo ma anche come atto legato alla sola ingestione di piccole quantità salivari, presenta un ruolo cardine per due meccanismi fondamentali: il primo è la stabilizzazione mandibolare al cranio attraverso l’attivazione dei muscoli elevatori; il secondo è la stabilizzazione dell’osso ioide alla mandibola e al tratto cervicale della colonna vertebrale

I fattori che influenzano la fase di transizione e che possono ritardare il processo maturativo, sono:

a) La comparsa della dentatura da latte, che impedisce alla lingua di protrudere tra le arcate spingendola contro il              palato, e che favorisce l'inizio del consumo di cibi semisolidi e solidi.

b) Linizio della masticazione e lo spostamento posteriore dello schema deglutitorio nella spinta del bolo alimentare.

 

c) Lo svezzamento che grazie all’aumento di volume della bocca e della faringe porta a sviluppare in breve tempo un        miglior controllo della motilità linguale. Gradualmente è possibile introdurre un’alimentazione sempre più completa        e variata, di consistenza sempre maggiore.

d) L’acquisizione di una postura eretta del capo e il conseguente cambiamento delle forze gravitazionali che agiscono      sulla mandibola che permette la chiusura dell’orifizio orale. A questo concorre anche la barriera creata dall'eruzione      degli elementi dentari. 

e) Lo sviluppo del controllo volontario della fase orale, dovuto alla maturazione neuromuscolare, in assenza della              quale non si puo' arrivare alla deglutizione di tipo adulto.

f) L'assunzione di cibi morbidi, che richiedono uno scarso impegno della masticazione e della muscolatura linguale, se     protratta senza il consueto graduale cambiamento di consistenza e di varietà, produce un danno di notevole entità       che richiederà successivamente l'intervento della  LOGOPEDIA


Infatti una cattiva educazione della buccalità e un atteggiamento che asseconda troppo ciò che è facile per il bambino, (per gusti, sempre gli stessi, e per consistenze, poco variate), non consentono allo sviluppo deglutitorio e masticatorio di giungere a completa maturazione.   
Allo stesso modo, lo sviluppo maturativo diventa più lento e problematico per chi è stato allattato con il biberon in modo ingiustificatamente protratto, data la postura linguale e mandibolare scorrette,  determinando l’insorgenza di schemi deglutitori atipici e di differenti manifestazioni di malocclusione dentaria e scheletrica.

In un importante studio è stato messo in evidenza come l’incidenza delle malocclusioni nei bambini del Terzo Mondo, nutriti solamente al seno,  è prossima allo zero, mentre nei paesi evoluti questa può arrivare all’80%, poichè sono più spesso sottoposti, in parte o in toto, ad un'allattamento di tipo artificiale. 

L'incapacità o l'impossibilità di raggiungere con la punta della lingua lo spot retroincisivo non consente il passaggio all l’interposizione linguale tra i denti della porzione anteriore delle arcate produce un danno: il morso aperto o open bite

La pressione esercitata su entrambe le arcate è in grado di modificarne lo sviluppo e di determinare una serie di alterazioni fra le quali la più comune è il morso aperto anteriore.
La posizione di riposo della lingua, e' quella in cui la punta si solleva e contatta il palato immediatamente dietro agli incisivi centrali, in un’area compresa tra rughe palatine e papilla retroincisiva chiamata “spot retroincisale”. 
In quella posizione la lingua non esercita alcuna azione sui denti, le arcate dentarie si sfiorano ma non sono a contatto tra  loro, e la respirazione è nasale.

La maggior parte dei bambini è in grado di raggiungere la deglutizione adulta già entro il primo anno e mezzo di vita.

Ogni deglutizione che si allontani da quella fisiologica può e deve considerarsi atipica. 

Ogni individuo deglutisce mediamente due volte al minuto durante la veglia e una volta al minuto durante il sonno, per complessivi 2500 atti deglutitori al giorno. Ogni volta che un individuo deglutisce esercita una forza di pressione tra i 680 e i 2700 grammi con una media di 1800 grammi per ogni atto di deglutizione, sviluppando circa 3.600.000 grammi complessivi di pressione nell’arco delle ventiquattro ore. La pressione che si concentra sui denti incisivi nella deglutizione infantile è devastante se si protrae oltre i termini fisiologici.

L’esito più evidente é un tipo di malocclusione detta “morso aperto”.
La  lingua sporge tra i denti, la respirazione é quasi sempre orale, il labbro inferiore perde forza ed è ipotonico.
Possono essere presenti anche problemi di linguaggio.
Altre malocclusioni relative a questa condizione possono essere morsi aperti anche bilaterali, morsi incrociati mono o bilaterali e discrepanze dento-alveolari. 
Il trattamento ortopedico-ortodontico richiesto deve sempre essere integrato con una riabilitazione logopedica precoce.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se vedete nella bocca della/del vostra/o bambina/o qualcosa che puo' somigliare a una di queste anomalie, andate dal vostro dentista di fiducia, o se non ne avete uno, chiamate lo 0115097201 o

inviateci una mail indirizzata a info@novapediatrica.it con i vostri dati e il vostro numero di telefono.

Vi contatteremo al più presto!

<---- TORNA INDIETRO   PAGINA SUCCESSIVA --->

 


BIBLIOGRAFIA

1) Alterio A, Bertarini A, Cerone E, Masieri S, Montesano M, Pagani J, Paggi B,
Ronchetti R, Villa M P. “Terapia miofunzionale in bambini con ostruzione delle
alte vie respiratorie”. R.I.P. 2001, vol 27, 4 n°2: 229-266.

2) Barbato E, Cannoni D, Fratto G, Giancotti T, Manzon L, Proietti D. “Disturbi del
linguaggio nei quadri di malocclusione”. Dental Cadmos 2000 n°4: 69-77.

3) Bernkopf E, Bertarini A, Broia V, Caponera O. “Effetti dell’allattamento artificiale
sulla struttura cranio-mandibolo-vertebrale”. Medico e bambino 2000, vol 19, 4 n°3: 234-236. 

4) Bernkopf E, Bertarini A, Broia V. “Il lavaggio della mucosa rinosinusale con soluzione idrosalina calda”.
Il Medico Pediatra 1998, vol 7, 6 n°3: 156-159.

5) Bernkopf E, Bertarini A, Broia V. “Malocclusioni e patologie respiratorie ostruttive”. RIS 1994, 10 n°10: 501-508.

6) Bernkopf E, Bertarini A, Broia V. “Ortodonzia e patologia respiratoria ostruttiva”.Medico e bambino 1997, 2 n°2: 23-27.

7) Ferrante A. “La deglutizione atipica”. Dent Mod 1995, n°2: 227-239.

8) Ierardo G, Manzon L, Ottolenghi L, Polimeni A. “Aspetti clinici e terapeutici della
deglutizione atipica”. Dental Cadmos 1999, n°17: 55-83.

9) Levrini A. “Terapia miofunzionale. Rieducazione neuromuscolare integrata”.Masson, Milano, 1997.

10) Barber TK, Bonus HW. Dental relationships in tongue-thrusting children as
affected by circumoral myofunctional exercise. J Am Dent Assoc 1975; 90(5):979-
988.

11) Karacay S, Akin E, Ortakoglu K, Bengi AO. Dynamic MRI evaluation of tongue
posture and deglutitive movements in a surgically corrected open bite. Angle
Orthod 2006; 76(6):1057-1065.

12) Machado Junior AJ, Crespo AN. Radiographic position of the hyoid bone in
children with atypical deglutition. Eur J Orthod 2012; 34(1):83-87.

13) Melsen B, Stensgaard K, Pedersen J. Sucking habits and their influence on
swallowing pattern and prevalence of malocclusion. Eur J Orthod 1979; 1(4):271-
280.

14) Ovsenik M, Farcnik FM, Korpar M, Verdenik I. Follow-up study of functional and
morphological malocclusion trait changes from 3 to 12 years of age. Eur J Orthod
2007; 29(5):523-529.

15) Van Dyck C, Dekeyser A, Vantricht E, Manders E, Goeleven A, Fieuws S, Willems
G. The effect of orofacial myofunctional treatment in children with anterior open
bite and tongue dysfunction: a pilot study. Eur J Orthod 2016; 38(3):227-234.

DEGLUTIZIONE

DISFUNZIONALE o ATIPICA

La deglutizione infantile puo' persistere a seguito di

problemi causati da

abitudini viziate.

Morso aperto, (open bite),

anteriore e laterale. 

Nel morso aperto anteriore la dinamica della deglutizione

avverra' solo attraverso il suggello della lingua, a chiusura dello spazio aperto tra le arcate.

Si creerà cosi' una situazione patologica che si autoalimenta e che necessita di trattamento logopedico e ortodontico.

DEGLUTIZIONE

Bolo

alimentare

SFE - Sfintere sup. esofageo, (chiuso)

La lingua blocca

la cavità orale

SFE aperto

Esofago

L'Epiglottide

blocca

la laringe

Sfintere sup.

esofageo,

(chiuso)

Il palato molle

blocca le

cavità nasali

bottom of page